Nella luce
Danzano
frammenti d’epidermide
unghie sputate
e riccioli d’oro.
Si prendono per mano
(bambini nel girotondo)
e vorticano
pazzi
e invisibili.
Li respiro
Li assorbo
Li creo
ma li vedo
solo
nella luce.
Valchiria Pagani
Franz
A te domando, amico mio,
come possa un sol atomo dell’odio
pesare come mille tonnellate.
Dove,
o come la forza di questo Dio ribelle
possa mai nascondersi
tra il sorriso beffardo di chi ho amato?
Tu forse, poeta del dolore e dell’amore,
saprai spiegarmi il suo cammino,
avendolo di certo traversato.
Vorrei tanto gridare,
non tanto di rabbia o di dolore,
ma dall’essere tradito nell’onore,
rinasce in me una rabbia ormai lontana,
ma l’urlo é sopraffatto dal conato… vomito di bile.
Figlia di una guerra sconosciuta,
non so figlia di puttana
ma di certo la migliore meretrice mai incontrata…
puttana… no questo sarebbe farle complimento,
perchè questa esercita un mestiere,
essa è verme solitario.
Ho giurato di seguir pace ed amore
e oggi sono ad abiurar quel giuramento.
…Perdonati… amori… amici… soci e parenti,
ora son fermo a meditar sul luogo sacro
dove l’animo mio ha sotterrato
ciò che ho sempre giurato di non disseppellire,
se non per l’uso di un sol fine…il bene.
A volte mi dici, amico mio… se Dio non vuole…
ma a volte occorre che anche questi sia aiutato…
e come il bene mi fece trovare le mani
che tolsero la morte dal suo ventre,
oggi uguale forza riporterà forzosamente
la stessa ai suoi natali.
Sarebbe bastato semplicemente domandare,
per aver di certo mille in più,
ma non è un animo che ha amato
quello che non capisce le parole,
esso è un animo di chi sa di esser superiore
e che considera a se tutto dovuto.
Son sincero, credo che a tuo modo
mi avvertisti del pericolo imminente,
ma per nascondere il dolore del momento,
non fui capace di ascoltare,
anche se oggi l’espressione del tuo viso
era di fiele avvelenata.
L’amico mio Morfeo anche stanotte se ne e’ andato,
ma poco importa il domani e’ ormai vicino
e il buio della notte lascia il posto a nuova vita.
Dovrò forse rivedere molte cose di me
e di ciò che mi contorna,
fidandomi di meno di sicuro.
E se dovessi mai, amico mio,
decidere una sorte a me vicina… fallo a viso aperto…
pianta la lama dritta nel mio cuore guardandomi negli occhi…
lasciami almeno morire con onore.
Enrico farolfi
Cosciente
Lume incandescente, antichi passanti
Pastelli che imbrattano memorie invisibili.
Io morto, eppur cosciente
Cavita’ misteriose… fuoco
Voci, colori, silenzi bisbigliati e divorati
Da una febbre primordiale
Vago, misterioso, perdendomi in meandri astrali
Io morto, eppur cosciente
Riccardo Comparini
L’artista
Un artista un giorno
fece un’opera talmente grande
che non era possibile costruire
qualcosa di piu’ grande
che potesse nasconderla.
Cosi’ l’artista riusci’ a mostrare la sua opera
sconfiggendo la propria vergogna.
Stefano Castello
Sono una gomma da masticare
Sono una gomma da masticare, ma non mi vorrai mica massacrare??
Se mordi con me gli strazi del cuore, tra poco, vedrai!! non avro più sapore
Se mi hai scartato per non mangiare, non devi per forza farmi del male!!
Ahhhhhh servivo per non fumare!!
Mica me lo avevi detto!!
come dici?
Dovevo immaginare?
Sono alla menta! Alito profumato,bacio assicurato!!
Bacio....bacio.........bacio..........
e chi devi baciare adesso con veemenza e passione tanto da farmi sentire in prigione?
Non stringere i denti così, siamo sole!!
Ma perchè non ti puoi rilassare?
e farmi passare su e giù dal palato alla lingua facendomi vivere un poco tranquilla?
Me ne sto buona buona e faccio la mia funzione
e adesso che fai???
oh, che confusione!!
Ma che cos'è??
No!!!.......E' nicotina!!
Ma allora sei una cretina!!
Non ti servivo per non fumare?
Perchè avevi una bocca da baciare?
Ma guarda che roba!
Niente salivazione........ero solo uno sfogo alla tensione!
E apri le labbra che non vedo niente!!
e la mia vita dura solo un istante
e tu non me lo fai godere
e invece di farmi un pò coccolare
mi fai violentare da quel falso molare!!
Ma non conosci nessuno con cui parlare??
Ahhhhhhhh........mi hai sentita!!!
La Luce!!!!....e le tue dita!!
Da buona gomma da masticare sotto una scarpa mi andrò ad insidiare
E se dentro la bocca la gomma crepa sotto la scarpa la gomma canta
Annalisa Carelli
Stretti, mio malgrado
Stretti
avvolti e stretti
Fili sui rocchetti
Rami quasi secchi
tenacemente stretti
Srotolo difetti
intreccio pentimenti
cullo sentimenti
Lenti
distesi e lenti
Tessuti scivolanti
Rami ormai pendenti
precariamente lenti
Riavvolgo pensamenti
incastro reperti
cullo sentimenti
Stretti
avvolti e stretti
Annalisa Carelli